Intervista con… Aisling Franciosi! | Lyanna Stark, Clare Carroll, sorella Ruth

Nella nuova intervista di Cinema e Doppiaggio – I volti e le voci dello schermo, il blog completamente dedicato al mondo del cinema e del doppiaggio, abbiamo intervistato Aisling Franciosi: attrice e cantante. Aisling è famosa fra i fan de “Il Trono di Spade“ per aver interpretato il ruolo di Lyanna Stark, sorella di Eddard Stark e Madre di Jon Snow alias Aegon Targaryen. Ha recitato come protagonista in “The Nightingale”, il secondo film di Jennifer Kent, che annovera nel cast Sam Claflin, Baykali Ganambarr e Damon Herriman. Ecco alcuni highlight dalla chiacchierata. L’intervista completa è disponibile sui nostri canali social e in fondo all’articolo, basta cliccare play sul player incorporato:

Come ti sei affacciata al mondo della recitazione e del cinema?

Ho sempre saputo che volevo fare l’attrice, mi ricordo che a 6 anni sono tornata a casa da una lezione di recitazione e ho detto: ‘voglio fare l’attrice!’ e non ho mai cambiato idea. All’università ho deciso di studiare lingue e dopo aver fatto un provino per uno spettacolo in un teatro che si chiama ‘The Gate” a Dublino, ho avuto altri ruoli tra cui uno da protagonista. Ad uno dei miei show sono stati invitati alcuni agenti i quali hanno successivamente deciso di rappresentarmi. […] Quello che ho imparato è che non esiste un’unica strada giusta per iniziare nel mondo dello spettacolo.

Sei per metà italiana, qual è il tuo rapporto con il nostro paese?

Mi sento molto fiera di essere italiana. Mio papà è italiano e mia mamma irlandese. Ho vissuto un po’ di anni lì e tutte le estati vado in Calabria. Dal punto di vista della mia carriera mi piacerebbe tantissimo lavorare in Italia. 

Come sei stata selezionata per il ruolo di Lyana Stark ne “Il Trono di Spade”?

Spesso nei provini hai la possibilità di inviare dei ‘selftape’, ovvero un provino da inviare al casting, per questo ruolo in particolare ho realizzato un video a casa e sono stata selezionata. La cosa buffa è che io non avevo ancora visto ‘Game of Thrones’ prima del provino, ma sapevo che era uno degli show più grandi del mondo. [..] Sono contentissima di aver fatto parte di un fenomeno mondiale, ed è stato anche divertente perché nonostante sia apparsa solo due o tre minuti, il momento era molto importante per la storia.

Hai recitato anche nella serie ‘Narciso Nero’, insieme a Diana Rigg (Olenna Tyrell ne Il Trono di Spade), cosa ricorda della lavorazione di questa serie?

Ero un po’ ansiosa perché esiste un film del 1947 diretto da Michael Powell ed Emeric Pressburger che è considerato uno dei film più belli dell’epoca e per alcuni questo genere di film non dovrebbero avere dei remake, ma in realtà sono passati più di 75 anni  e quindi volevamo raccontare questa storia in un modo un po’ diverso ad un’altra generazione. Per questa ragione il nostro lavoro deriva dall’adattamento del libro ‘Black Nacissus’, e uno dei personaggi più conosciuto è sorella Ruth, che ho interpretato, e ho pensato: ‘non voglio rifare quello che un’altra attrice ha già fatto benissimo, un ruolo può essere interpretato in tanti modi’. Ho fatto una scelta che per il pubblico fosse più interessante; il personaggio è un po’ triste, non è fatta per vivere questa vita, si sente molto isolata e gradualmente comincia a stare male e speravo di far suscitare empatia per lei.

In “The Nightingale” sei Clare, la protagonista di un film tanto premiato quanto discusso, in Australia hai ricevuto il premio AACTA come migliore attrice. Ti va di raccontarci la tua esperienza?

È stata un’esperienza particolare, questo film è il progetto di cui vado più fiera. Avevo letto la sceneggiatura nel 2016 e ho voluto sin subito farne parte. La sceneggiatura ha tantissimo potere e volevo lavorare con Jen, è stata lei a chiamare per dirmi che il ruolo era mio. Abbiamo cominciato a girare nel marzo 2017, nel mondo dei film indipendenti è un processo lunghissimo, le riprese sono durate 54 giorni, ma noi siamo stati lì per 6 mesi perché dovevamo imparare ad andare a cavallo e stringere un rapporto di fiducia con gli altri membri del cast. La storia è molto forte e tocca alcuni temi delicati come la violenza sulle donne e non solo, possiamo vedere molti prodotti in cui questi atti violente vengono mostrati, ma in pochi di questi sentiamo davvero il dolore che provocano; quindi abbiamo pensato: ‘se dobbiamo far vedere la violenza, dobbiamo mostrare anche l’effetto emotivo” perché non possiamo far vedere queste cose in modo superficiale, è sbagliato. Quindi con queste scene rappresentiamo quanto gli atti violenti distruggono la parte fisica e quella psicologica, quanto male fa all’anima di una persona, a tal proposito abbiamo deciso di non far vedere i corpi, ma solo il viso tramite il quale si sente l’esperienza della donna dal punto di vista della protagonista.

Potete vedere l’intervista completa con Aisling Franciosi cliccando play nel player incorporato:

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